È dalle storie degli altri che impariamo chi siamo, chi vorremmo essere, chi possiamo diventare. Finita l’infanzia, non smettiamo di aver bisogno di racconti meravigliosi, anche se cambia il recipiente a cui attingiamo per trovarne: noi “grandi” indaghiamo quel libro enorme e variopinto che è il mondo.

 

Supereroi.

Cerchiamo esempi, modelli: la forza degli altri edifica la nostra e abbiamo bisogno che ogni storia abbia il suo supereroe. Da bambini conoscevamo quelli tradizionali, da adulti ne incontriamo di nuovi ovunque: ne sono piene le strade, i vagoni dei treni, le biblioteche, i ristoranti. I piccoli atti quotidiani di molti uomini qualunque non sono che un modo di combattere, da supereroi, una battaglia di cui gli altri non sanno nulla. Perché non c’è superpotere che non nasca da una ferita, da un dolore non evitato, bensì attraversato e trasformato.

 

Io sto nel mondo.

C’è un terreno su cui si gioca la nostra partita, un contesto in cui si inserisce la nostra storia. Tentare di conoscerlo è un’avventura meravigliosa!
Tutto ciò che avviene nel mondo ci compete, anche nell’era della complessità e dell’iper-specializzazione. E soprattutto, per quanto piccoli possiamo essere, nulla di ciò che faremo sarà privo di ripercussioni sul mondo; nessuna parola che pronunceremo – anche con voce appena udibile – sarà come non detta.

 

Nel mio tempo, nel mio spazio.

Abbiamo un margine d’azione. Abbiamo l’istante presente, esattamente nel punto del mondo in cui ci troviamo. Troppo poco? Nient’affatto. Sono il tempo che scorre e lo spazio che cambia a permettere all’uomo di portare avanti ciò che fa della sua vita un capolavoro: il progetto.

 

Oltre il mio tempo, oltre il mio spazio.

Che l’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si assomiglino è verità spesso dimenticata. Che esista una misteriosa corrispondenza tra l’esorbitante altezza dei Cieli e l’abissale profondità dell’animo umano è ciò da cui occorre partire, ripartire.
Concediamoci il lusso di riconoscerci un valore ulteriore, di sentirci infiniti, più grandi di quel pezzo di spazio e di tempo, in cui pure vogliamo vivere da veri supereroi.