La recente epidemia ha costretto tutti in una quarantena forzata. Nonostante sembri l’inizio di un qualsiasi zombie movie, è purtroppo la realtà, ma l’essere costretti a casa, per gli appassionati di cinema, è un’occasione più unica che rara per vedere finalmente i tanti film che stavano sovraffollando inesorabilmente le nostre watchlist su Prime Video e Netflix. Se però i cataloghi dei due colossi dello streaming non bastassero, altre piattaforme stanno venendo incontro ai bisogni di noi spettatori: Infinity offre infatti il suo catalogo gratis per due mesi; Rakuten ha inserito più di cento film gratuiti; Vvvvid si sta dimostrando sempre più interessante dal punto di vista cinematografico con grandi classici di maestri del cinema come Lynch e Cronenberg oppure i primi e introvabili film di Peter Jackson: Bad Taste e Splatters; infine Cg Entertainment ha pubblicato sul suo canale Youtube dieci film completi e ne continua ad aggiungere. Insomma di prodotti interessanti ce ne sono in abbondanza, decisamente troppi per un singolo articolo, quindi mi soffermerò brevemente solo su opere non troppo conosciute di Netflix, Prime video ed Infinity e più avanti mi concentrerò su altre piattaforme.

Cominciamo subito con Netflix, il cui catalogo non brilla purtroppo per originalità, ma che ha saputo risollevarsi recentemente grazie all’aggiunta dei prodotti dello studio Ghibli, che consiglio ovviamente tutti. In mezzo al catalogo super commerciale di Netflix, si nasconde però un’opera horror atipica e indipendente: Creep e il suo seguito. La saga è girata in found footage e narra la storia di Josef, assassino psicopatico che in entrambi i film assume giovani film maker per raccontare la sua storia. Inutile aggiungere altro: sono infatti film molto semplici ma dalla scrittura brillante. Mark Duplass è la mente dietro il progetto, ed è infatti: scrittore, produttore e meraviglioso protagonista dei due film. L’opera ricorda per molti versi l’ultimo Von Trier, La casa di Jack, mostrandoci le macchinazioni di un folle, ma se Von Trier ricerca l’arte nel proprio killer, Creep ne mostra l’umanità rendendo l’opera molto più realistica, merito anche di un ottima tecnica found footage. In poche parole una saga inquietante per quanto sia reale, film lenti ma che tengono lo spettatore incollato allo schermo per entrare nella mente di un folle.
Gli ultimi due film Netflix che voglio consigliarvi sono due thriller con protagonista Jake Gyllenhaal ovvero Lo sciacallo e Animali notturni. Il protagonista è l’unica cosa in comune nelle due opere; il primo narra la storia di un giornalista privo di scrupoli, mentre il secondo racconta la storia di uno scrittore che invia il suo libro alla ex e di come questo ne risvegli i ricordi di una relazione ormai perduta. Lo sciacallo è un thriller lineare che si regge su una incredibile interpretazione di Gyllenhaal; il film trasporta lo spettatore nel deprimente mondo di Louis Bloom, giornalista indipendente che, grazie a una radio della polizia, documenta i crimini notturni di Los Angeles. Il
film non ha solo grandi performance attoriali ma anche un’incredibile atmosfera, che ricorda anche sotto alcuni punti di vista il sopracitato Creep, e un finale bomba che ci mostrerà fin dove è disposto a spingersi il protagonista in un crescendo di tensione.
Animali notturni invece va visto anche solo per la sua incredibile realizzazione tecnica: con tre storie intrecciate, il passato, il presente e il libro, il film salta continuamente tra una dimensione e l’altra ma rendendole tutte e tre facilmente riconoscibili cambiando per ognuna atmosfera, filtri cromatici e ambientazione ma essendo sempre facile da seguire senza essere mai confuso, anche se andrebbe visto almeno un paio di volte per capire i dettagli che influenzano le tre storie in questo
splendido mosaico.

La prima opera di Prime video è uno zombie movie francese straordinariamente adatto alla situazione che stiamo vivendo noi tutti: La notte ha divorato il mondo. Comincia tutto con una festa in cui il protagonista Sam si addormenta, la mattina scopre che tutta la città è ora infestata di non morti e si barrica in casa; da quel momento dovrà sopravvivere in isolamento e capirà come la solitudine è più pericolosa dei morti che gli danno la caccia. Non sicuramente un capolavoro ma il film perfetto per questo periodo di quarantena.
Un altro film che parla a grandi linee di isolamento è Hotel Artemis: durante una rivolta per l’acqua a Los Angeles in un futuro prossimo, dei criminali, per sfuggire alla polizia, si rifugiano all’Hotel Artemis gestito da una sempre brava Jodie Foster, ma in pieno stile Agatha Christie ognuno di loro nasconde qualcosa. Un film leggero ma divertente e più concreto di quanto le premesse lasciassero sperare, peccato per un finale frettoloso che lascia molte domande, ma sicuramente un film da vedere per passare una buona ora e mezza.
L’ultima opera è forse la più particolare e che dividerà di più ma che il sottoscritto ha amato, aggiunta da pochissimi giorni al catalogo Prime con Daniel Radcliffe e la splendida Samara Weaving: Guns Akimbo. Il film racconta l’assurda storia di Miles, sfigato e mezzo depresso programmatore di videogiochi, che dopo un litigio virtuale con l’admin di SKIZM, programma del deepweb che mette due assassini in lotta tra di loro in diretta streaming, viene rapito e gli vengono imbullonate due pistole alle mani con cui dovrà combattere in diretta contro la campionessa di SKIZM. Se la trama non vi ha fatto gridare al capolavoro allora probabilmente il film non fa per voi, se invece volete dargli una possibilità vi ritroverete davanti un film folle, divertente e molto giovanile, se riuscite a farvi trasportare dal suo frenetico ritmo riuscirete sicuramente a passare avanti ai suoi evidenti limiti di sceneggiatura.

Per quanto riguarda Infinity invece la prima opera è una folle storia vera, la storia dell’uomo più misterioso di Hollywood, Tommy Wiseau, eccentrico personaggio che scrisse, diresse, produsse e interpretò uno dei film peggiori di sempre, The room. Tutto questo e molto di più in The disaster artist a opera di James Franco in veste di regista e protagonista, accompagnato dal fratello Dean. Il film è estremamente divertente e racconta una storia vera decisamente interessante e assurda. Passiamo poi a un film di Giuseppe Tornatore del 2013 con produzione Italiana e Americana: La migliore offerta, opera meravigliosa con Geoffrey Rush protagonista, per un film di tale spessore è inutile raccontare la trama, visto che la produzione parla chiaro: in breve Virgil Oldman è uno stimato battitore d’aste invitato a valutare le opere presenti in una villa abitata da una giovane e affascinante ereditiera affetta da agorafobia, il cui incontro gli cambierà la vita. Inutile anche stare a parlare degli innumerevoli pregi dell’opera, dove la meraviglia dell’arte si fonde all’uomo, non uno dei migliori di Tornatore, infatti il finale, per quanto meraviglioso, risulta forzato, ma sicuramente da vedere almeno una volta.
L’ultimo film di oggi è un opera spiazzante di James Gunn, famosissimo regista di I guardiani della galassia: si tratta di Super, visione cinica e realistica di un eroe improvvisato di nome Frank e della sua missione per riprendersi sua moglie da un pericoloso criminale. Il film ricorda ovviamente Kick-Ass ma decisamente più estremo, molto più violento, più cinico e con uno humor decisamente più nero. Da guardare assolutamente, ma non aspettatevi un film leggero, anzi tenetevi pronti a un finale devastante, per un’opera estremamente sottovalutata.