Cancro e tumore: i tabù da sfatare

Cancro e tumori sono spesso malattie soggette a miti e credenze, pochi sanno davvero di cosa si sta parlando. È importante non fermarsi al “sentito dire”, poiché circolano molte informazioni fasulle. Sfatiamole con la realtà dei fatti.

Cancro e tumore non sono la stessa cosa
Il tumore è la crescita esagerata ed inopportuna di un tessuto e può essere di tipo benigno o maligno. Con cancro si indica solo un tumore maligno, cioè in grado di produrre metastasi che hanno la capacità di invadere i tessuti vicini o raggiungere organi distanti dalla sede di origine del tumore.

Tumori ed ereditarietà
Solo una piccola percentuale dei tumori (tra il 5% e l’8%) risulta ereditaria. Spesso, parlando di cancro, si fa confusione tra malattia genetica e malattia ereditaria credendo che la maggior parte delle persone che hanno un tumore maligno abbia anche un familiare malato. Una malattia dei geni è differente da una ereditaria. Possedere nel proprio DNA un gene mutato che aumenta il rischio di un tumore non significa necessariamente che si scoprirà di avere un cancro in futuro.

Smetto quando voglio
Anche se le probabilità non si azzerano del tutto, il rischio di ammalarsi di tumore al polmone si riduce quando si smette di fumare. Smettere di fumare è sempre un guadagno in qualsiasi momento della nostra vita.
Microonde
Sono stati svolti diversi studi in merito, e si è verificato che cucinare con il microonde non provoca tumori. Oltretutto questi dispositivi sono schermati: solo gli apparecchi usurati o mal funzionanti possono costituire pericolo.

Sigarette VS inquinamento
I tumori causati dal fumo di sigarette sono molto più numerosi di quelli dovuti all’inquinamento atmosferico, che sono causa di molte altre malattie polmonari come asma e bronchiti croniche. L’inquinamento aumenta l’infiammazione polmonare, che può favorire un tumore nelle persone già predisposte.

Barbecue
Esiste un rischio misurabile solo se si mangia carne alla brace almeno una volta al giorno.Tutto ciò dipende principalmente dalla presenza di particolari sostanze chimiche, come gli idrocarburi policiclici aromatici che derivano dalla trasformazione delle proteine della carne a temperature elevate. Se si evitasse di consumare le parti grasse bruciate e se si comprassero carni più magre come il pollo il vostro corpo ve ne sarebbe grato!

Radioterapia
La radioterapia è uno dei trattamenti più usati nella cura del cancro. Essa consiste nell’emettere raggi X verso le cellule tumorali con lo scopo di distruggerle. Lungo il percorso, i raggi colpiscono inevitabilmente cellule in buone salute che si trovano nella traiettoria favorendo in esse anche delle mutazioni genetiche. Nonostante ciò la radioterapia non è più pericolosa della malattia stessa: potrebbe costituire una delle poche possibilità di salvezza del paziente.

Per ulteriori informazioni a riguardo, consiglio di visitare il sito www.airc.it

No phone, no life?

Un’intera settimana senza telefono.

Senza Whatsapp.

Senza Social.

Senza Spotify.

Senza chiamate né messaggi.

La scelta di spegnere il telefono con la consapevolezza che non l’avrei più visto nell’arco della settimana è stata difficile, ma l’idea di mettermi alla prova e vincere la scommessa contro mio fratello (che diceva che non ci sarei mai riuscito) e soprattutto contro me stesso, mi ha portato a fare un’esperienza che pochi hanno avuto la fortuna di vivere. Potevo usare unicamente la mia e-mail in caso di emergenza o navigare nel web per impegni scolastici.

Un harakiri sociale insomma.

Avevo scelto di uscire fuori dal mondo della tecnologia volontariamente.

Musica

Una delle abitudini che ho più sofferto è stata quella di ascoltare la musica sul pullman o nei momenti di pausa tra un impegno e l’altro. All’inizio è stato davvero noioso: quasi tutti i ragazzi in viaggio sentono la musica con le cuffiette e chi non lo fa è impegnato a far passare il tempo tra Facebook, Instagram e Snapchat . Gli unici suoni che mi accompagnavano erano il rumore del motore e delle porte che si aprivano e chiudevano. Parlare con i miei amici la mattina non è mai stato così piacevole e divertente.

Un mondo tutto tuo

Non sapere l’ora è stata l’aspetto migliore di questo esperimento.  Non ero più dipendente da un orologio che scandiva il tempo e quanto io fossi in ritardo ai vari impegni. Si prende la vita con molta più filosofia e tranquillità. Sono arrivato in orario sia alle riunioni sia a prendere il pullman, più o meno.

No pictures please

Quando avevo il telefono scattavo almeno una foto al giorno. Solo a metà settimana mi sono reso conto di quanto fosse comodo ed immediato fare una fotografia rispetto a descrivere minuziosamente una scena vissuta, spesso dimenticando qualche elemento.

Il ritorno alla cara e vecchia carta

L’assenza di tecnologia mi ha costretto a riesumare il vecchio block notes impolverato e scrivere qualsiasi promemoria o appuntamento per paura di dimenticarmene in pochi minuti. Non sarò mai in grado di scribacchiare così velocemente quanto nello scrivere un messaggio col telefono, dovrò farmene una ragione.

Loquacità

La comunicazione istantanea ha ridotto notevolmente la durata di una normale conversazione: spesso si trascorre il tempo a commentare su fatti o foto inviati in chat precedentemente oppure si “parla” di più per messaggio che nel momento in cui ci si trova faccia a faccia. Ho notato che a scuola ero molto più loquace del solito, probabilmente per rimanere aggiornato su cosa stava accadendo non solo nel mondo virtuale, ma anche in quello reale.

Tempo libero

Avevo molto tempo libero ora che il telefono non esigeva più le mie attenzioni con il suo continuo vibrare. Il primo giorno risentivo ancora della sindrome da vibrazione fantasma, ma dopo non ne pativo minimamente la mancanza. La noia bussava alla mia porta e mi rifiutavo di passare l’intera settimana sui libri scolastici. Ho ripreso a leggere e pensare a nuovi progetti per il futuro, trasformando il tempo occupato a controllare Facebook in qualcosa di più produttivo.

A tempo pieno

Credo di non essere l’unico a fare numerose azioni contemporaneamente: parliamo e scriviamo in chat, stiamo al computer mentre guardiamo la televisione e leggiamo mentre ascoltiamo musica. Questa è l’epoca del multitasking. Citando la giornalista Cristina Maccarone, la quale ha vissuto la mia medesima esperienza: “Ci facciamo sedurre dalle distrazioni perché fare qualcosa senza interruzioni è sempre più difficile. Sono una lettrice da sempre, ma senza lo smartphone mi sono dedicata a ogni parola di quel libro che ho letto per il tempo che avevo deciso. Così dovrebbe essere per progetti, amici, colleghi: dare loro il tempo che meritano, non centellinarlo”.

Ringrazio le persone che hanno provato a raggiungermi con altri mezzi di comunicazione quali passaparola, messaggi cartacei e un tentativo di piccione viaggiatore.

Cosa ho imparato da questo esperimento? Distaccarsi dal mondo della comunicazione istantanea e dai social mi ha fatto valutare da un nuovo punto di vista le piccole abitudini e soprattutto capire quali applicazioni abbiamo veramente bisogno. Whatsapp è indispensabile, ormai la gente ha perso l’abitudine di chiamare preferendo i vocali (talvolta lunghi quanto una chiamata stessa).

Il telefono prima era sempre con me. Ora quel bisogno è passato in secondo piano davanti al piacere di una buona lettura e al dedicarmi ai miei passatempi. Spero che diventi una nuova abitudine e che non sia solo un periodo passeggero.

Obiettivo raggiunto, ho fatto il fioretto per Natale. Il Babbo sarà fiero di me.

Totale messaggi  tra l’ 11 dicembre ed il 18 dicembre 2016: 1512 messaggi su Whatsapp e 82 notifiche su Facebook.

Matteo Ghisolfi

Il magico mondo di chi porta gli occhiali

Con l’avvento della modernità, lo stazionamento costante davanti agli schermi dei dispositivi elettronici ha causato un aumento di miopi, ipermetropi e presbiti, tra i quali il sottoscritto. Visto che non sono solo, ecco alcuni momenti salienti per tutti gli amici di lenti.

Il segno sul naso
Il continuo uso degli occhiali nel tempo ci ha lasciato quel bellissimo segno sul naso che può essere considerato come un marchio incontrastato del popolo degli occhialuti, che è peggio di una confraternita.

Posso provarli?
I commenti di chi vuole provare a tutti i costi i tuoi occhiali sono così banali che li potresti recitare a memoria assieme alle smorfie che fanno non appena li indossano e si accorgono che le lenti sono troppo forti. In più, ti allargano pure la montatura.

Inverno
La costante esperienza della condensazione ogni volta che entri in un locale al caldo non ci rende più intelligenti né più sapienti sulle proprietà dell’acqua ma solo momentaneamente ciechi e soggetti alle risate degli amici.

Verso la miopia e oltre!
Da piccolo sognavo di diventare astronauta, così potevo viaggiare gratis nello spazio. I miei sogni si infransero quando venni a sapere che solo chi ha un’ottima vista naturale può diventare pilota o viaggiatore spaziale. Chi si sottopone alla famosa “operazione” è solo un Mr. Potato che non ha mai smesso di sognare.

Le punte delle montatura
Nessuno ha ancora trovato il rimedio per non avere più quello sporco misto a polvere dei secoli che si trova sulle punte della montatura. Come fanno le persone ad avere il coraggio di mettersele in bocca è ancora un mistero.

Dove li ho messi?
Quando si è di fretta una delle cose peggiori è non trovare più gli occhiali, cercando disperatamente nei soliti posti in cui li posi, mettendo a soqquadro tutta la casa per poi ricordarsi all’ultimo dove quando e perché li si aveva lasciati lì. Ti ammonisci da solo promettendo che non accadrà più. Il giorno dopo la scena si ripete.

Lo stile prima di tutto
Ebbene sì. Ci sono persone che per essere alla moda indossano occhiali rotondi con lenti neutre solo per essere più radical chic possibile. Questo fatto può sconvolgere chi vede gli occhiali come una necessità più che come una comodità.

In guardia!
Quando due occhialuti si salutano coi due baci il rumore metallico che ne consegue è uguale allo scontro tra due cavalieri medievali.

Occhiali sporchi
Gli occhiali si sporcano molto facilmente in qualsiasi situazione. Sono pochi quelli che si portano lo “straccetto” per pulire le lenti. La restante parte, sprovvista dell’apposito omaggio degli ottici, cerca di vedere qualcosa pulendo gli occhiali con la maglietta. Peccato che, con l’avvento dei tessuti sintetici, lo sporco viene spalmato sulla lente più che essere rimosso con nostro grande piacere.

Lenti a contatto
È’ una questione di comodità e di costi. Se si pratica uno sport è fondamentale avere le lenti a contatto al posto degli occhiali da vista, altrimenti dovresti aprire un mutuo per una nuova montatura dopo ogni partita.

Ma non sei tu senza occhiali!
Spesso le persone si abituano così tanto a vederti con gli occhiali che quando li togli sembra di parlare quasi con uno sconosciuto o una versione diversa di te.

Alcune credenze fasulle sulla salute

Siamo cresciuti con i classici proverbi della nonna che crescendo sono stati demoliti dalla comunità scientifica. Ecco alcune bufale sfatate in poche parole:

IL MITO DEGLI SPINACI.

Braccio di Ferro ci ha traditi: il fatto che gli spinaci contengano un’immensa fonte di ferro è solo una leggenda metropolitana. Ne contengono, ma non in dosi così superiori a quelle all’interno di altri ortaggi o legumi. Il falso mito nacque nel 1890 quando alcuni nutrizionisti americani pubblicarono il loro studio sul contenuto di ferro nelle verdure attribuendo all’ortaggio in questione un valore 10 volte superiore a causa di un errore di stampa!

STARE TROPPO VICINO ALLA TV ROVINA GLI OCCHI.

Con l’avvento degli schermi Lcd non vi è più il problema delle radiazioni emesse dal le tv a tubo catodico che, alla lunga, potevano causare problemi alla vista. Nonostante ciò guardare la televisione o lo schermo del computer da troppo vicino e per tanto tempo comporta stanchezza visiva e stress agli occhi.

SCROCCHIARE LE DITA FA VENIRE L’ARTRITE

Schioccare le dita non fa né bene, né male. Molti studi hanno indagato sulla possibilità che quest’abitudine sia davvero dannosa, ma non sono stati trovati possibili collegamenti con l’artrite. Lo schiocco è provocato dall’esplosione delle piccole bolle d’aria che si formano nel nucleo sinoviale, responsabile della nutrizione dei tessuti e della lubrificazione delle giunzioni articolari. Per smentire una volta per tutte questa credenza, un medico americano. Donald Unger, ha fatto scrocchiare le dita della propria mano sinistra per 60 anni!

LA REGOLA DEI CINQUE SECONDI

Quante volte abbiamo fatto appello a questa“regola” per mangiare tranquilli un alimento quando questo è rimasto per terra per meno di 5 secondi! Tutto ciò non ha alcun valore scientifico, alcuni cibi sono raggiunti dai batteri in meno di un secondo.

PANCIA DA BIRRA!

Non è la birra a far ingrassare, ma il fatto che si tenda a berne in grandi quantità accompagnando spesso la bevanda con snack non molto salutari. Sono questi che spostano la lancetta della bilancia. Si dice che il mito sia nato dal pensiero comune che i tedeschi, famosi consumatori e produttori di birra, siano spesso “panciuti”.

Le divinità greche potrebbero vivere oggi?

La cultura greca ha influenzato tanto profondamente il nostro mondo. Molte espressioni e termini in uso in gran parte delle lingue parlate denotano questo profondo lascito culturale che ha condizionato tutto il pensiero occidentale.  Dopo aver letto l’articolo “Il piacevole gusto della conoscenza pubblicato recentemente,  ho dato sfogo alla mia fantasia ed ho immaginato di inserire nella società attuale alcune divinità greche o personaggi della mitologia con le loro abilità e caratteristiche. Sono giunto alla conclusione che certi potrebbero adattarsi perfettamente al mondo di oggi mentre altri farebbero fatica a sopravvivere nel 2016.

Caronte

Traghettatore delle anime negli inferi ripreso da numerosi autori come Dante Alighieri, ora è un’autista di pullman che trasporta ogni giorno gli studenti a scuola. Spesso non riesce a distinguere gli alunni dagli spiriti la mattina presto.

Morfeo

Era il dio dei sogni e del sonno. Sono sempre dì più le persone che hanno bisogno di sonniferi per combattere l’insonnia oppure  delle “gocce” per poter chiudere occhio dopo notti intere a causa dello stress. Le sue medicine preferite sono gli ansiolitici-sedativi e gli antidepressivi. Attualmente è a capo di una delle più famose industrie farmaceutiche europee.

Narciso

Giovane famoso per la sua bellezza e per la sua fine, Narciso è sempre andato alla ricerca dell’epoca in cui il culto dell’ immagine e delle apparenze avessero preso posto nella società. Al momento è un modello costantemente presente sui social. Ha bisogno di pubblicare ogni giorno delle foto di sé per avere più mi piace possibili.

Dioniso

Era il dio del vino, delle feste, della follia, dell’ubriachezza, delle droghe e dell’estasi. Dioniso, Bacco per gli amici romani, è il proprietario di molte discoteche ad Ibiza che usa come facciata per lo spaccio di nuove droghe industriali. Ha trovato piena realizzazione di sé nel mondo di oggi.

Ares

Dio della guerra, dello spargimento di sangue e della violenza, Ares era una delle divinità più acclamate poiché la guerra fu un aspetto fondamentale per la cultura antica. Ancora oggi molti stati sono flagellati da conflitti all’apparenza interminabili, anche se hanno cambiato forma e potenziale bellico. Attualmente è un magnate della fiorente industria delle armi. Sta aspettando l’esito dell’elezioni presidenziali americane per decidere dove investire nuovi capitali.

Demetra

Dea dell’agricoltura e della nutrizione, Demetra è disgustata dal cibo spazzatura e da tutti gli alimenti pieni di conservanti che troviamo nelle nostre tavole. Sta cercando di portare avanti un’azienda agricola biologica, ma è indietro col mutuo.

Persefone

Figlia di Demetra, secondo il mito passava l’Autunno e l’Inverno negli inferi con Ade, mentre i restanti 6 mesi con la madre facendo rifiorire la terra al suo passaggio. Non essendoci più le mezze stagioni, la maggior parte del suo tempo lo spende lavorando con un contratto a chiamata al MacDonald.

Prometeo

Titano che rubò il fuoco agli dei per darlo agli uomini subendo un’atroce punizione da Zeus. Ha spesso simboleggiato la lotta del progresso e della libertà contro il potere. Ora è in prigione dopo una protesta contro il governo in Turchia.

Pleiadi

Divinità minori poi trasformate in stelle, quasi non si vedono più a causa dell’inquinamento luminoso. Eppure il cielo era così incantevole un tempo da stupire uomini,poeti e artisti.

Nike è data per dispersa, la personificazione della vittoria forse lavora per l’omonima catena di calzature e abbigliamento sportivi in una fabbrica in Vietnam.

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