Buongiorno miei cari lettori,

Oggi parleremo di un tema che mi sta a cuore da molti anni: la riduzione della plastica. Sono convinta che per salvare la vita del nostro pianeta sia importante ritornare ad utilizzare alcuni modi di fare del passato. Ora vi spiegherò cosa intendo mostrandovi 10 punti che mi sono serviti per cambiare il mio modo di vivere.

I primi cambiamenti che ho fatto sono stati durante i pasti che consumavo a scuola:

  1. Bottiglia in acciaio: ho sostituito le bottigliette in plastica che acquistavo ogni giorno alle macchinette con una bottiglietta di acciaio che riempivo ogni mattina con l’acqua del rubinetto di casa o nelle fontane della città. Questo mi ha permesso di trarre benefici sia a livello economico (non spendendo ogni giorno 1€ alle macchinette) che a livello ambientale.
  2. Contenitore del cibo in plastica lavabile: questo è l’unico dei punti dove utilizzo la plastica, ma la differenza sostanziale è che non è usa e getta quindi quel contenitore lo possiamo riutilizzare tantissime volte. Oltre al poterlo riutilizzare si possono trovare anche contenitori creati con plastica riciclata. Vi darei un’ulteriore consiglio: comprate le materie prime e poi cucinatele a casa. In questo modo acquistate cibo che non è già impacchettato in parecchi involucri palsticosi, traendone anche benefici per il benessere del corpo. In quanto state mangiando cibo fresco, fatto in casa e senza conservanti. ( ecco perché prima dicevo che dovremmo tornare,per alcuni aspetti, alla vita di una volta. Ricordo ancora che mia bisnonna non comprava mai le merendine con l’involucro di plastica, ma preferiva preparare torte o biscotti fatti in casa).

Altri cambiamenti che ho apportato alla mia quotidianità si riferiscono all’igiene personale:

  1. Spazzolino in bamboo: ho iniziato a usare spazzolini in bambù quando ho visto una immagine sui social che ritraeva una spiaggia completamente tappezzata di spazzolini in plastica. Da lì ho cercato un modo comodo per sostituire l’abituale spazzolino da denti. Informandomi su internet ho trovato informazioni sullo spazzolino in bamboo, che mi hanno convinto. All’inizio era faticoso trovarlo in commercio nei negozi fisici, mentre ora si trova facilmente soprattutto nelle erboristerie più fornite.
  1. Dischetti in tessuto: questo cambiamento è nato dall’osservazione dei dischetti buttati ogni sera quando mi struccavo. Da lì ho pensato a cosa potevo utilizzare al posto di quei dischetti usa e getta. Alla fine sono arrivata alla conclusione di ricavare dei cerchi dagli asciugamani esauriti, che assomigliassero ai dischetti di cotone. Dopo ogni utilizzo li metto a lavare in lavatrice.
  1. Dentifricio solido: dopo aver cambiato spazzolino ho notato che lavandomi i denti qualcosa mi disturbava, era la plastica del contenitore del dentifricio. Così ora utilizzo un dentifricio in polvere o in pastiglie contenuto in un contenitore in alluminio. Vi avviso in anticipo che abituarsi al dentifricio solido non è molto semplice, in quanto la nostra bocca riconosce come dentifricio una pasta cremosa, ma dopo un po ‘ di tempo utilizzarlo non sarà più un problema. Questo prodotto si trova in erboristeria oppure in negozi specializzati in prodotti plastic free.
  1. Filo interdentale vegetale: ho sostituito il classico filo interdentale con quello vegetale. Questo prodotto è identico a quello che siamo abituati ad utilizzare, anzi è anche più buono in quanto profuma di menta e lo possiamo tranquillamente buttare nell’umido.
  2. Sapone di marsiglia: questo prodotto l’ho sostituito con ogni tipo di sapone liquido per il corpo. Sono stata influenzata dai prodotti che vendevo in un saponificio in cui lavoravo. Per questo ci tengo a dire che per l’utilizzo che ne faccio io di queste saponette è essenziale comprare un prodotto di qualità. Io il sapone di marsiglia lo utilizzo per lavare i capelli, il corpo e il viso.
  3. Assorbenti lavabili o coppetta mestruale: per non utilizzare ogni mese tantissimi assorbenti contenuti in sacchetti di plastica e impacchettati con altra plastica da buttare nell’indifferenziata, la mia svolta è stata utilizzare gli  assorbenti lavabili. Sono dei prodotti fatti in cotone con la stessa forma degli assorbenti classici che vengono inseriti e agganciati con dei bottoni. Oltre agli assorbenti lavabili, alcune mie amiche utilizzano la coppetta mestruale e si trovano molto bene. A voi la scelta!

L’ultimo ambiente in cui ho cambiato il mio modo di fare è stata la cura della casa:

  1. Luffa: per chi non la conoscesse è un ortaggio particolare, simile ad una zucchina. Una volta tolta la buccia ha un mesocarpo spugnoso, dopo la seccatura può essere usata come spugna per i piatti. In commercio si trova già pronta all’uso.
  1. Detergenti plastic free: questo tipo di prodotto ha diversi punti positivi. In primis l’assenza di plastica, la genuinità e la praticità. Il detergente plastic free viene venduto la prima volta in degli spruzzini (di solito in vetro) con insieme delle pastiglie. L’utilizzo è semplice: si prende la pastiglia, la si mette nello spruzzino corrispondente e si riempie di acqua. La pastiglia si scioglierà e avremo il nostro detergente pronto all’uso. Negli utilizzi successivi si dovrà comprare solo più la pastiglia. La loro praticità deriva dal fatto che occupano poco spazio nei ripiani dove di solito riponiamo tutti i nostri detergenti per la casa.

 

Questi erano i miei 10 consigli per avere un impatto minore sull’ambiente. Grazie per aver letto l’articolo, ci vediamo prossimamente con nuovi consigli, ricette e tanto altro!