Come promesso, rieccoci sei mesi dopo. Ci eravamo lasciati con l’inverno e con il freddo, ci ritroviamo con la pioggia che non tende a placarsi e con l’estate alle porte. Come filo conduttore, ancora una volta il binomio sport-cultura: quali saranno gli eventi sportivi della prossima metà anno che ci terranno incollati al divano? Proviamo a scoprirli, ancora una volta facendo un tuffo tra video, immagini, scritti e tanto altro che hanno saputo rendere in concreto le grandi emozioni regalate dallo sport.

Si riparte da luglio, che sarà, va bene, il mese della finale Mondiale. Ecco perché abbiamo citato la Coppa del Mondo di calcio già sei mesi fa: fa troppo male tornare a parlarne, mentre noi italiani assisteremo da spettatori alle gesta delle altre nazioni. Meglio voltare pagina.

Luglio: ma che ce frega del Mondiale. C’è un altro sport a cui siamo legatissimi e che ci porta in migliaia nelle strade: il ciclismo. E luglio è per il ciclismo una sorta di “mese maximo” per via del Tour de France, il re tra i grandi giri delle due ruote. Da Bartali a Coppi, passando per Pantani, fino a Nibali. Con la maglia gialla abbiamo spesso flirtato, sognando ogni anno di vedere un italiano alzare le braccia al cielo negli Champs Elysées lasciando a bocca aperta i cugini francesi. Tour de France che è però anche sinonimo di grandi misteri, non ultimo quello della possibile positività di Chris Froome, il nuovo mito a due ruote. Tra questi, anche quello di Riccardo Riccò, che anni fa ci ridiede il sapore di avere davanti agli occhi Marco Pantani. Poi, proprio una provetta lo condannò: più di dieci anni di squalifica ed una carriera rovinata. È finito nell’oblio, ma ha trovato il modo di essere utile a tutti noi, con un libro uscito pochi giorni fa. Ed è proprio questo che vogliamo consigliare. Leggetelo, capirete quanto sono umani i campioni che ci esaltano.

Consigliato: Cuore di cobra. Confessioni di un ciclista pericoloso, D. Ricci e R. Riccò, Piemme, 2018.

 

Agosto: il mese dell’Assunta è invece da sempre campo dell’atletica, con il picco raggiunto negli anni olimpici. Quest’anno, ad imperversare saranno gli Europei, in scena all’Olympiastadion di Berlino. La voglia dell’Italia è quella di tornare protagonista, magari trascinata da Filippo Tortu, lombardo classe 1998 che sta stupendo tutti e che potrebbe togliersi grandi soddisfazioni. Pippo era però là da venire al mondo nel lontano 1980, quando a Mosca un pugliese portò il tricolore sul tetto olimpico nei 200 metri. Stiamo parlando ovviamente di Pietro Mennea, eroe italiano scomparso cinque anni orsono lasciando un vuoto quasi incolmabile nel movimento. Chi era? Per lui parlano i numeri ed una miniserie, uscita tre anni fa e prodotta dalla Rai. Vederla sarà un buon modo per caricarsi a mille e sognare con i ragazzi che si prepareranno per la spedizione tedesca.

Consigliato: Pietro Mennea – La freccia del Sud

 

Settembre ed ottobre: con l’avvento dell’autunno, torneranno d’attualità anche gli sport di palestra. Quest’anno, al centro dell’attenzione sarà il volley, che invaderà mezza Italia, a partire da Torino, chiamata in causa come città ospitante di alcune gare del Campionato Mondiale (l’altra nazione di casa sarà la Bulgaria). Il consiglio? Nessun libro, nessun video: andate a vederla! Chi scrive ha già avuto nel suo piccolo esperienze dal vivo dentro ai palazzetti: contesti di questo tipo sono impagabili. Vietato perdersi una manifestazione di questo tipo quando è così vicina!

Consigliato: Campionato Mondiale di Volley Maschile – 9-30 settembre 2018

Abbiamo deciso di accorpare i due mesi per via dei molti eventi congiunti che si svilupperanno lungo i sessanta giorni. Resta da seguire anche il canottaggio, che dal 9 al 16 settembre vedrà all’opera tutte le nazioni impegnate nel Campionato del Mondo di Plovdiv (Bulgaria). Sport poco rinomato, forse, ma che all’Italia ha dato momenti indimenticabili. Tra leggenda ed ironia, resta un pezzo della nostra storia il trionfo dei fratelli Abbagnale da Castellamare di Stabia ai Giochi Olimpici di Seul 1988 con telecronaca di Giampiero Galeazzi. Non li conoscete? Obbligatorio recuperare guardandosi il video di 4 minuti e cinquantaquattro secondi su youtube: risate e patriottismo sono garantiti.

Novembre: si chiude in questo mese il Campionato del Mondo di Formula Uno, che si è dimostrato molto più equilibrato degli anni passati, tra colpi di scena e scuderie che hanno riequilibrato i propri rapporti di forza verso l’alto. La faida Vettel-Hamilton è ormai da libri di storia del genere, proprio come lo fu quella tra James Hunt e Niki Lauda negli anni Settanta ed Ottanta dello scorso secolo, tra scandali e litigi, fino al famoso incidente che rovinò per sempre il volto del secondo. “Più sei vicino alla morte, più ti senti vivo”: così Hunt riassume la sua filosofia di vita nel film del 2013 che racconta la loro rivalità. Da vedere.

Consigliato: Rush (2013)

 

Dicembre: è il mese che lentamente introduce alla nuova stagione degli sport invernali, chiudendo un anno solare che ricorderemo come certamente intensissimo, ma è anche il mese da sempre ricordato per l’assegnazione del Pallone d’Oro. Il premio ideato da France Football per individuare il calciatore più forte al mondo è da sempre molto discusso per via de giudici non sempre imparziali e per le diverse vedute degli espertoni di tutto l’emisfero. Divenuto da una decina d’anni strumento di contesa a due tra Messi e Ronaldo, poco più di due lustri fa era in realtà quartiere di casa anche del calcio nostrano, che ha gioito per quattro volte grazie ad un nostro giocatore. L’ultima nel 2006 con Fabio Cannavaro, che la spuntò all’ultimo sul compagno di nazionale Gianluigi Buffon. Proprio nell’autobiografia del portierone che quest’anno ha salutato la Juventus ci sono pagine esilaranti legate a quel secondo posto: tutte da scoprire per comprendere quanto a volte l’amicizia sia messa in difficoltà, se si compete per una stessa palma…

Consigliato: Numero 1, Gianluigi Buffon con Roberto Perrone, BUR, 2010.