In questo tempo sospeso, in cui la vita procede a «passi tardi e lenti», la lettura può davvero essere una panacea contro la noia e la tensione, perché offre un momento di evasione dalla realtà e consente di fare un tuffo in un’altra vita, meno lugubre, dove un nemico non c’è, o è tangibile, o, magari, è talmente surreale da non fare paura; con un libro, si può assaporare quella libertà che ora agogniamo e non restare davvero a casa, pur restando a casa.
Molti stanno rispolverando i classici che non hanno mai avuto tempo di leggere, altri si dedicano alla rilettura dei loro romanzi preferiti, per ritrovare tra inchiostro e carta quei vecchi amici che li hanno aiutati a crescere, ma anche per rivivere un momento preciso della propria vita, e, ancora, c’è chi si cimenta nella scrittura, chi, incagliato da tempo, è pronto a scoprire nuovi autori e generi, o a leggere quel best seller di cui tutti hanno parlato e a cui vuole dare una possibilità.
Ma la letteratura, oltre ad essere un piacevole svago, è anche un osservatorio privilegiato che permette di analizzare meglio, da diverse angolazioni, il momento storico attuale, senza rifuggirlo. Quello che stiamo vivendo è un periodo inedito, a cui non siamo stati preparati e che noi, figli di decenni di pace in Europa e della democrazia, non avremmo mai immaginato di vivere.
Ciò che stiamo affrontando ora sarà documentato da una pluralità sorprendente di fonti, dai canali Youtube ai social network, alle neonate pagine web e piattaforme, dai cartelloni ai flash mob, che ci fanno sentire tutti connessi, tutti partecipi del medesimo destino e un po’ meno soli, ma anche tutti ovunque, da Wuhan agli Stati Uniti, passando per Londra: queste testimonianze saranno preziose per ricostruire la micro – storia del 2020, fatta di minuscole vite e non solo di grandi personaggi, ma saranno anche dispersive, sfasate, e, talvolta, superficiali, epidermiche. Invece, che cosa meglio di un buon libro può restituire un’immagine nitida e profonda di uno stato d’animo o, ad esempio, di un dissidio, di una crisi?
Un buon libro può alimentare le riflessioni, amplificare i pensieri e aiutare a trovare una risposta a quei quesiti fondamentali che adesso sgorgano spontanei. In questa ricerca di risposte e certezze, non sono solo opere che narrano esplicitamente la vita durante un’epidemia – come I promessi sposi o il Decameron – a soccorrerci, ma ci sono anche altri testi che fungono da valide ancore, che, magari, sembrano parlare di tutt’altro e che, invece, si possono leggere per capire ciò che capita nell’animo umano in una situazione di emergenza.
Dunque, ecco una breve lista di letture a cui aggrapparsi: una per ogni domanda.
Ma che cos’è la psicosi collettiva?
Helena Janeczek, Bloody cow
Che cosa diventa un essere umano, se privato della dimensione sociale?
Daniel Defoe, Robinson Crusoe
Quali sono i pilastri di una società? E che cosa succede, quando la civilizzazione viene meno?
William Golding, Il signore delle mosche
Come si fronteggia il vuoto che rimane, quando tutto è distrutto?
Emmanuel Carrere, Vite che non sono la mia
Che cosa significa annientare la propria umanità, per avere salva la pelle?
Curzio Malaparte, La pelle
E se a prevalere è l’individualismo?
Josè Saramago, Cecità
Si può vivere un dramma con il sorriso?
Ester Armanino, L’arca.