La storia
La Muraglia Cinese fu costruita durante l’impero cinese dei Qin, per volere del primo imperatore della dinastia, nel 215 a.C. Eretta per proteggere il territorio cinese dalle incursioni dei popoli mongoli. Con i suoi 8.851,8 km, è classificata come “Patrimonio dell’umanità” dell’UNESCO dal 1987 e fa parte delle sette meraviglie del mondo moderno, occupando un meritatissimo primo posto in classifica.

La credenza

“Per qualche ragione, diverse leggende metropolitane nascono e la loro vita fatica ad avere una fine.” Esordisce Matt Rosenberg, esperto geografo americano, in un’intervista per il sito “about.com” nella sezione “education”. “Molti sono familiari con il fatto che si ritiene che la Grande Muraglia Cinese sia l’unica opera umana visibile dallo spazio, o addirittura dalla luna, ad occhio nudo.”
Uno dei primi riferimenti del mito, si hanno nel 1754 in una lettera scritta dall’archeologo inglese William Stukeley. Stukley scrive “Il possente Vallo di Adriano, di quattro miglia di lunghezza, è superato solo dalla Muraglia Cinese, la quale fa una notevole figura sul globo terrestre, e potrebbe essere individuata dalla Luna.
Insomma l’uomo per anni si è convito di aver vinto anche i limiti dello spazio, costruendo, in tempi che addirittura risalgono a prima della nascita di Cristo, un oggetto che può essere visto da ogni luogo, rendendo così il nostro pianeta ancora più unico.
Ma le manie di grandezza spesso e volentieri portano ad errori anche grossolani.
La Grande Muraglia Cinese può quindi davvero essere vista dallo spazio?

Un mito sfatato

La risposta alla domanda, come ben potete immaginare è “no”.
I motivi oltre che essere di natura logica e oserei dire intuitiva, sono soprattutto scientifici. Infatti, anche se lunga migliaia di chilometri, la Grande Muraglia è però larga meno di dieci metri, pertanto, già ad un centinaio di chilometri di altezza – e, a maggior ragione, da migliaia o centinaia di migliaia di chilometri dal pianeta – essa non è visibile data la limitata capacità visiva dell’occhio umano.
Per avere un riferimento ancora più certo, alcuni giornalisti hanno posto il quesito a uomini e donne che nello spazio ci sono state: astronauti dalle più importanti agenzie di programmi e scoperte spaziali.
Armstrong e Aldin, i primi uomini a mettere piede sulla luna, affermarono, al ritorno dalla famosa missione, che alla notevole distanza a cui la Luna si trova dalla Terra (34.000 km) è a malapena possibile distinguere i continenti.
Altri astronauti, come per esempio l’americano Alan Bean hanno testimoniato che: “l’unica cosa visibile dalla Luna è una splendida sfera, per la maggior parte bianca (le nuvole), su cui si intravedono il blu del mare, le macchie gialle del deserto e molto raramente una piccola porzione di vegetazione. Nessuna costruzione dell’uomo è visibile su questa scala”.
Ciò nonostante osservazioni recenti fatte da altri astronauti durante alcune missioni spaziali hanno registrato che la Muraglia, come molte altre opere dell’uomo, sono visibili dall’orbita più bassa della NASA, vale a dire da 160 km dal suolo terrestre. Non esiste perciò nessun luogo nello spazio dal
quale l’unica opera umana visibile sia la Grande Muraglia.
I libri di storia e geografia dell’orgogliosissima Cina sono stati rivisti e l’autostima del suo popolo in parte stroncata. Ciò non toglie che il nostro pianeta continui ad essere unico nel suo genere nel sistema solare, e chi lo sa, magari anche nello spazio.