Si avvicina il Saint Patrick’s Day, giorno in cui è celebrato San Patrizio (santo patrono nazionale irlandese e figura venerata dalla Chiesa cattolica e ortodossa e attorniata di leggende) e con esso tutte le feste che si scateneranno a metà marzo in Irlanda ma non solo! Quindi via libera anche a Cuneo a tanta birra, al colore verde simbolo dell’isola, e soprattutto alla musica folk! Ho deciso di intervistare gli Hornpipe Coffee, un fortissimo giovane gruppo che si diverte a ridare vita alla musica tradizionale irlandese (ma non solo: si occupa in generale di folk britannico) con un approccio particolare, e che il 14 marzo suonerà a Cuneo proprio in onore del Saint Patrick’s! Ho già avuto l’opportunità di ascoltarli e, senza fare troppi spoiler, vi consiglio assolutamente di fare un salto ad un loro concerto per respirare un po’ di autentica atmosfera Irish! Il gruppo è composto da tre elementi: Ruggero Ghiglia, Andrea Calvo e Amanda Coggiola, tutti con diversi interessi e formazione. Ruggero, dopo essersi diplomato al liceo musicale “Ego – Bianchi” di Cuneo, ha proseguito gli studi laureandosi in filosofia e sta frequentando una magistrale in psicologia: personaggio versatile, insegna Tai Chi e tiene molti corsi nelle province di Cuneo e Torino. Andrea, ex compagno di liceo di Ruggero, ha conseguito il diploma e la laurea magistrale in viola presso il Conservatorio “Ghedini” di Cuneo. Attualmente insegna nella scuola media, suona in diverse orchestre a livello nazionale e nel tempo libero studia anche Tai Chi sotto l’occhio attento del maestro Ruggero. Amanda si è diplomata presso il liceo classico “Silvio Pellico” di Cuneo e in oboe al Conservatorio “Ghedini”, per poi perfezionarsi presso la “Musikhochschule” di Stoccarda. Attualmente insegna oboe al liceo musicale, collabora con diverse orchestre e parallelamente studia Giurisprudenza presso l’Università di Torino.

Ecco dunque la nostra chiacchierata per parlare di musica folk, di Irlanda ma soprattutto per conoscerli meglio:

1) Chi sono gli Hornpipe Coffee? C’è una storia dietro la scelta di questo nome?
Siamo un gruppo nato nel 2018 e composto da Ruggero Ghiglia (chitarra – voce – percussioni), Andrea Calvo (violino – voce) e Amanda Coggiola (Tin Whistle). L’idea iniziale era di chiamarci Irish Coffee, come la tipica bevanda calda che spopola a Dublino. Poi abbiamo pensato di scegliere un termine che avesse più a che fare con la musica che volevamo suonare, e quindi “Bagpipe” Coffee (dal nome della cornamusa scozzese). Ma siccome il nostro repertorio non è legata univocamente a un territorio specifico, siamo approdati a “Hornpipe” Coffee: l’ hornpipe è sì uno strumento tradizionale ad ancia, ricavato dalle corna di animali, ma altresì un tempo di danza originario delle Isole Britanniche, nato intorno al XIII secolo.

2) Come nasce l’idea di portare un po’ di folk britannico (in particolare irlandese e scozzese) nel Cuneese?
Risponde Ruggero: «A Dublino sono rimasto colpito da quanto la musica sia presente nella quotidianità delle persone e in particolare da come essa sia inseparabile dalla convivialità. È un aspetto purtroppo non sempre valorizzato in Italia… La sensazione che ho provato ad ascoltare questa musica nei pub è stata strana, come quella di tornare a casa dopo un lungo periodo di lontananza, pur essendo io lì solo un turista per pochi giorni. I miei amici sono subito rimasti entusiasti e si sono uniti a me in questo viaggio, iniziato l’anno scorso e in continua evoluzione».

3) Quanto c’è di spiccatamente tradizionale nel vostro repertorio e quanto invece di rivisitato e innovativo?
Innanzitutto dobbiamo dire che il nostro approccio alla musica tradizionale, provenendo tutti e tre da studi classici, è sicuramente atipico. Dato il carattere popolare della musica e la semplicità dell’armonia, abbiamo ingenuamente creduto fosse facile accostarsi a questo genere, ma ci siamo ricreduti presto. La musica folk britannica si esprime in un linguaggio in tutto e per tutto peculiare che, per essere appreso, necessita di ricerca e approfondimento costanti… Insomma, è un ambito del tutto nuovo per noi e ogni concerto è una bella sfida!

4) Folk: secondo la vostra esperienza con il pubblico, genere di nicchia o ancora musica concretamente popolare?
Sicuramente in Irlanda musica popolare, paragonabile alla musica occitana delle nostre valli. Qui in Italia forse genere non proprio di nicchia, ma senz’altro inusuale! Il nostro obbiettivo è quello di renderla “popolare” e apprezzata da ogni tipo di pubblico: il nostro migliore feedback infatti è vedere gli ascoltatori battere le mani, cantare con noi e ballare trasportati dalla musica.

5) Dove e quando possiamo venire ad ascoltarvi e farci trasportare nelle terre d’Irlanda?
Prossimi appuntamenti? Vi aspettiamo il 14 marzo alle 21.30 presso il “Dalwhinnie Irish Pub” a Cuneo e il 16 marzo alla birreria “Falò” a Lesegno. Non lasciatevi sfuggire l’occasione di festeggiare il Saint Patrick’s Day!