Ogni giorno un leone da tastiera accende il computer  e sa che deve commentare più degli altri utenti, o non si sentirà utile alla società.

Ogni giorno un leone da tastiera accende il computer e sa che deve insultare più degli altri utenti, o non appagherà il suo ego.

Quando sei online, fai attenzione se rispondi in una discussione: il leone è sempre in agguato.

Davanti allo schermo leoni, nella vita reale agnellini. Questa nuova specie, sviluppatasi solo negli ultimi anni, ha bisogno di una tastiera per liberare il suo vero potenziale. Ma chi si cela dietro a questi felini informatici dai nickname spesso improponibili? Padri di famiglia, studenti universitari, ragazzini e persino casalinghe. Pronti a scatenare discussioni su discussioni, i leoni cercano di dare la propria opinione su qualsiasi argomento all’interno di blog e social network, i loro habitat preferiti. Si possono individuare con estrema facilità tra gli altri utenti. Abusando della propria libertà di espressione, questa specie è capace di insultare, sminuire ed aizzare altri leoni a sbranare le prede con idee diverse dalla loro.  Vogliono sempre aver ragione anche quando vengono smentiti da persone qualificate. Spesso non è importante condurre una discussione pacata e civile, bensì essere al centro dell’attenzione conquistando, mi piace dopo mi piace, quel piccolo momento di notorietà che valga la giornata.

Un leone da tastiera pensa che Internet sia un mondo distaccato dalla realtà, un luogo dove si può dire ciò che si vuole e farla franca nell’impunità e nell’anonimato. Il web è uno strumento della realtà: dipende da come lo usiamo. Se scrivi un insulto o una minaccia il destinatario si offende come se glielo avessi detto a voce. L’odio non ha mutato forma, semplicemente è cambiata la maniera di dialogare amplificandone la sua diffusione.

Quando è offline, il leone da tastiera non si azzarderebbe mai a dire ciò che scrive sul Web.