Per quanto crediamo di conoscere il corpo umano e ciò che riguarda la salute, spesso ci sbagliamo e finiamo col ritenere vero ciò che non lo è. Ecco alcuni miti diffusissimi che è bene sfatare.

IL FREDDO FA AMMALARE

Quante volte nostra madre ci ha esortato a mettere la sciarpa e il berretto affinché non prendessimo freddo e non ci ammalassimo. In realtà, non è il freddo che a far ammalare, ma le sue conseguenze. Le basse temperature, infatti, riducono le riserve di muco che difendono le vie respiratorie causando una maggior esposizione alle infezioni. Inoltre, durante la brutta stagione si è soliti stare per tanto tempo in casa e in luoghi chiusi, dove è favorita la trasmissione di virus e batteri, data l’aria poco ventilata.

8 BICCHIERI D’ACQUA AL GIORNO

Bere molta acqua è senz’altro fondamentale per la giusta idratazione, ma non occorrono rigide impostazioni: il nostro corpo sa esattamente come regolarsi. Secondo il pediatra statunitense Aaron E. Caroll non è necessario sottostare alla regola degli 8 bicchieri (quasi 2,5 litri d’acqua): chi non raggiunge la soglia raccomandata non rischia la disidratazione né la pelle secca. Il mito sopra citato risale al 1945 e non è supportato da prove scientifiche.

LE CAROTE FAVORISCONO LA VISIONE NOTTURNA

La convinzione che questi ortaggi rendano la vista straordinaria risale addirittura agli antichi greci. In seguito, durante la Seconda Guerra Mondiale i piloti britannici della RAF, per non far sapere ai nemici che il loro esercito disponeva di radar, diffusero la voce di vedere bene anche al buio, grazie a una dieta ricca di carote. Seppure la vitamina A che esse contengono faccia bene alla vista, le quantità assumibili di questi ortaggi non fanno miracoli. C’è però da dire che alcuni carotenoidi proteggono la macula, parte centrale della retina indispensabile per la messa a fuoco.

I VACCINI CAUSANO L’AUTISMO

Il falso mito risale al 1998, anno in cui il medico inglese Wakefield pubblicò un articolo riferito alla correlazione fra la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia e l’autismo. Fortunatamente la sua teoria fu smentita e si scoprì poi che il medico (radiato dall’Ordine e quindi ora ex medico) era stato pagato per alterare i risultati al fine di supportare una serie di cause giudiziarie.