Si parla sempre più di Start-up e veleggia incontrastato il desiderio di rinnovare ogni industria a livello tecnologico. D’altronde, lo sviluppo di un’azienda ha come punti di partenza l’innovazione e la tecnologia. Questi sono elementi  essenziali oggigiorno per essere competitivi nella nostra economia di mercato. Eppure, è di fondamentale importanza non dimenticare chi è l’agente dell’innovazione e della tecnologia: l’uomo.
Ogni essere umano ha un nome e un volto, è unico e innovazione e tecnologia sono strumenti a sua disposizione, non viceversa. Parlare di start-up non ricordandosi che anche esse sono un’espressione dell’essere umano sarebbe un passo indietro troglodita.
E’ basilare che ogni “start-upper” dia spazio nella sua formazione a testimonianze che sappiano edificarlo sul cammino dell’imprenditoria. Ad esempio, Brunello Cucinelli, imprenditore tessile, lancia una novità che mira a migliorare la vita dei suoi dipendenti: il bonus cultura. Le spese per libri, cinema, teatro e attività culturali saranno rimborsate dall’azienda. Il fondo prevede 500 euro per i single e 1.000 euro per chi ha famiglia e per poter ricevere i rimborsi, basterà presentare lo scontrino e le relative note spese.
Riscoprire delle guide formative, che sappiano provocare a un nuovo modo di fare impresa non guardando solo al benefit dell’impresa ma anche al valore sociale che questa possa creare, è sinonimo di maturità e di gratitudine nei confronti di chi si è battuto in precedenza per rendere la nostra quotidianità più umana.
Creare un’azienda, mettere in pratica un progetto che possa coinvolgere più persone, giocandosi il rischio di fallire è un’impresa epica e degna di ogni sorta di stima purché non abbia un solo scopo egoistico. Se la visione aziendale è più ampia e mira anche a un fine sociale allora sì che si sta facendo innovazione, o sarebbe meglio dire, una vera e propria rivoluzione.